Universitari in rivolta, ‘mancano posti letto e mense’

Affitti per le case sempre più cari per gli universitari a Cagliari. E l’Ersu – denuncia il comitato Case dello studente – mantiene aperta solo una delle cinque residenze universitarie che possiede.

“Siamo passati da 799 posti del 2016/2017- si legge in una nota degli studenti – ai 238 posti alloggio messi a disposizione per quest’anno accademico 2024/25. Di tre mense, aperta ne è rimasta solo una”.

E parte la protesta: lunedi alle 16 in piazza del Carmine “per stringerci – scrivono i ragazzi – e dare l’ultimo saluto al diritto allo studio che non c’è più”.

Poi marcia fino al palazzo del Consiglio Regionale in via Roma. “Qui chiederemo all’istituzione della Regione e all’assessora Ilaria Portas le risposte che ancora non abbiamo avuto e la certezza che le case riapriranno prima di dicembre, con l’arrivo dei finanziamenti da parte della regione”.

I ragazzi tracciano una mappa di questo avvio di anno accademico: quest’anno le domande pervenute all’ente regionale per il diritto allo studio di Cagliari sono più di mille.

Superano quota mille anche le idoneità. “Nonostante ciò, nel bando 24/25 sono presenti i soli posti alloggio di una casa dello studente, relativi al primo lotto del campus di viale la Plaia. Si tratta di soli 238 posti, dai quali ne vanno decurtati 20 che saranno occupati esclusivamente da persone con disabilità certificata”. La causa? Lavori di ristrutturazione. Ma gli studenti pensano che non sia solo un problema transitorio: “La scorsa settimana – scrivono gli studenti – in una nota dell’ente è stato riferito che se verranno sbloccati ulteriori finanziamenti, ai 238 posti del campus se ne potranno aggiungere altri, in numero di 130, dunque circa 60 da via Biasi e soli 70 da via Businco. Inoltre, i suddetti posti con buona probabilità saranno disponibili solo da dicembre, dunque a semestre quasi concluso. A questa situazione critica, si aggiunge la possibilità di fare richiesta di permanenza a titolo oneroso nella struttura di via Businco, relativa a 28 posti. Ci chiediamo come mai questi 28 posti non siano stati immediatamente resi disponibili nel bando”.

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