«Sui fischi censurati al ministro Sangiuliano la toppa Rai è peggiore del buco. Con un comunicato stampa la Rai ancora una volta certifica il baratro in cui è finito il prodotto informativo del servizio pubblico. Affidati in esterno, i contenuti che poi finiscono nei programmi informativi e nei tg della Rai non hanno alcun controllo editoriale da parte delle strutture giornalistiche». Lo afferma, in una nota diffusa giovedì 4 luglio 2024, l’Esecutivo Usigrai.
«Per questo – proseguono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – da anni chiediamo, inascoltati, di riportare dentro il perimetro Rai la produzione di immagini e dei prodotti di informazione. Se la ‘più grande industria culturale del Paese’ non è in grado nemmeno di verificare quello che manda in onda, chi dirige l’azienda deve trarne le conseguenze o mostrare di avere soluzioni in grado di rispondere alle legittime attese di cittadini e dipendenti. Gli uni e gli altri interessati alla credibilità della Rai; i primi perché pagano il canone e i secondi perché ci lavorano a garanzia del prodotto che forniscono agli utenti».