“Dopo otto anni consecutivi in cui al Festival del Cinema di Venezia si è sempre tenuta una sessione “Focus China”, quest’anno, inspiegabilmente, gli organizzatori hanno deciso di interrompere questa florida tradizione, creando quindi una discontinuità nei rapporti di scambi culturali tra questi due paesi.
Nel Focus China i nostri artisti, registi, attori produttori potevano intrattenere non solo rapporti di cooperazione con le loro controparti cinesi per esplorare opportunità di coproduzione cinematografica, ma anche stimolare il turismo in arrivo dalla Cina verso il nostro paese.
Quando il Governo Meloni ha deciso di uscire dalla via della seta noi del movimento Indipendenza avevamo subito temuto che ciò avrebbe portato ad un raffreddamento nei rapporti commerciali tra i nostri due paesi ma ritenevamo che almeno le cooperazioni culturali sarebbero andate avanti lo stesso. Ed invece, nonostante il recente viaggio di Meloni a Pechino, sembra che si faccia di tutto perché la rottura tra Italia e Cina sia totale, anche in quei campi, come arti visive e cultura, dove l’Italia ha un immenso vantaggio rispetto ai nostri concorrenti occidentali. Un altro gesto contro gli interessi dell’Italia e degli italiani ed a favore di altri paesi che occupano gli spazi lasciati vuoti da noi.” Così hanno dichiarato Gianni Alemanno e Michele Geraci, segretario e responsabile Esteri del Movimento Indipendenza