Sono in stato di agitazione i lavoratori di Arpa Sardegna che giovedì scorso, dopo il presidio di protesta davanti al palazzo della Regione, avevano incassato l’impegno dell’assessora del Personale, Andreina Farris, a far sì che nella prima riunione di Giunta si procedesse con la nomina del Coran e, quindi, al riavvio delle trattative per il passaggio del contratto dal comparto Sanità a quello della Regione.
Le ragioni dello stato di agitazione, comunicato ufficialmente al prefetto di Cagliari e alla Giunta regionale e al suo presidente, sono legate al mancato impegno da parte dell’assessora: nella seduta di Giunta del 29 settembre – spiegano i sindacati – non è stata deliberata la decisione promessa.
La vertenza va avanti da circa due anni e ha l’obiettivo di far applicare la legge – approvata dal Consiglio regionale nel 2021 – che dispone il passaggio dei trecento lavoratori Arpas dal contratto Sanità a quello della Regione.
Nonostante le risorse stanziate già dal 2022, quel passaggio non si è compiuto e, al momento, non è possibile nemmeno proseguire con le trattative visto che il soggetto deputato a svolgere le procedure attraverso il confronto con i sindacati, il Coran, ha concluso il mandato lo scorso 30 giugno e la Giunta non ha ancora provveduto alla nuova nomina.
“A causa dell’inerzia della Giunta – attaccano i sindacati – è bloccata ogni tipo di contrattazione del comparto contrattuale regionale.
Una situazione intollerabile per la Fp Cgil che ha organizzato la settimana scorsa la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori Arpas, privati di un diritto normato per legge.
L’auspicio è che la Giunta proceda immediatamente alla nomina del Coran e che si sblocchino le trattative per il cambio di contratto. Nel frattempo, la Fp Cgil ha proclamato lo stato di agitazione che proseguirà fino a quando verranno rispettati gli impegni presi”.