“Ci aspettiamo un assessore pronto a intervenire, perché ci sono molti disagi e sofferenze proprio per il disequilibrio che esiste da territorio a territorio, noi ci aspettiamo un suo intervento affinché ci sia un riequilibrio delle risorse in maniera da creare meno disagio, almeno sul piano economico”.
E’ il commento a caldo di Edoardo Bizzarro, segretario regionale Cisl Fp, al termine dell’incontro tra l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi e i sindacati confederali dei medici.
E’ il secondo round della vertenza dei camici bianchi dell’Arnas Brotzu per la disparità di trattamento economico rispetto ai medici della altre aziende sanitarie: la scorsa settimana un primo con le altre sigle sindacali che hanno deciso di mantenere lo stato di agitazione ma di congelare lo sciopero, almeno per il momento, nel più grande ospedale della Sardegna.
“Questo è un problema annoso, che noi denunciamo almeno da quindici anni, c’è un problema all’origine nel conteggio dei fondi – evidenzia Roberta Gessa, segretaria regionale Fp Cgil -: servirebbe più del doppio dell’attuale cifra per sanare il gap”.
Presenti alla riunione anche i sindacati degli infermieri e Oss, la cui trattativa viaggia separata. Nursing Up ha chiuso negativamente l’incontro in prefettura, “perché le problematiche dei professionisti che operano nel servizio sanitario, laureati, infermieri, ostetriche, vanno ben oltre la perequazione economica – chiarisce Diego Murracino – Riteniamo infatti che oltre a queste operazioni, atti dovuti a livello economico, sia necessario in Sardegna, e urgentemente, un piano strategico dedicato alle professioni infermieristiche”.