Vertenza medici del Brotzu, ‘fallita mediazione con il prefetto’

Lo stato di agitazione prosegue in attesa di risposte concrete, che potrebbero arrivare durante l’incontro convocato dall’assessore della Sanità Armando Bartolazzi per il prossimo 18 ottobre.

È in sostanza l’esito dell’incontro convocato questa mattina dal Prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo, in seguito alla vertenza aperta dalle organizzazioni sindacali rappresentative dei medici, infermieri e oss dell’Arnas Brotzu per ottenere un adeguamento della propria retribuzione in relazione a quelle dei colleghi di altre strutture sanitarie.

“Per noi il tentativo di conciliazione è fallito, lo stato di agitazione prosegue e non è per nulla scongiurato lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Arnas Brotzu con i quali valuteremo, passo per passo, le ulteriori azioni di mobilitazione – spiega il segretario della Fp Cgil Cagliari Nicola Cabras – L’assessorato si prepara soltanto a rendere operativo l’utilizzo di risorse già previste da una legge della passata legislatura e destinate a tutte le strutture ospedaliere della Sardegna: se fosse così – avverte – non verrebbe risolto alcun nodo della vertenza Brotzu”.

I medici chiedono che la Regione utilizzi un fondo di perequazione per assimilare il più possibile le indennità a quelle dei colleghi delle altre Asl.

“In vista dell’incontro con Bartolazzi – precisa Cabras -, l’auspicio è che sciolga finalmente i nodi relativi alla perequazione dei fondi per restituire dignità e parità ai lavoratori e alle lavoratrici.

Sul fronte del confronto aziendale si attende una conclusione in tempi stretti della contrattazione integrativa”.

Il titolare della Sanità ha già annunciato di voler “porre fine a questa evidente situazione di disuguaglianza, avviando un processo di revisione degli attuali requisiti retributivi del personale sanitario”. “L’assessorato è impegnato da diverse settimane nell’elaborazione di alcuni modelli di riferimento – sottolinea Bartolazzi -, basati sull’applicazione dell’attuale legislazione regionale e nazionale e su alcune esperienze specifiche riferite ad altre Regioni italiane. Ciò al fine di individuare il parametro di perequazione più equo in grado di soddisfare le giuste rivendicazioni dei medici e del personale di comparto che deve trovare un adeguato riscontro economico al proprio lavoro quotidiano”.

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