“Sulla vertenza che riguarda anche il futuro di 25 lavoratori e delle loro famiglie dobbiamo prendere atto della totale inerzia della Regione e questo non è accettabile a poche settimane dalla cessazione dei sussidi”. Lo affermano la segretaria generale della Fit Cisl, Claudia Camedda, e il segretario regionale Gianluca Langiu. “All’inizio di ottobre abbiamo chiesto un incontro agli assessori dell’Industria, del Lavoro e dell’Ambiente, così da poter affrontare in maniera organica tutti gli aspetti legati alla vertenza della Tossilo spa. Solo dall’assessora del Lavoro abbiamo avuto un riscontro – riferiscono Camedda e Langiu -, con una convocazione per il 13 novembre disdetta il giorno prima e con un rinvio a data da stabilire. Non è un segnale di attenzione per i lavoratori, né per un territorio che è in forte sofferenza occupazionale. Lanciamo ancora una volta un appello alla Regione, convochi quanto prima tutti i soggetti interessati e si trovi, primariamente, una soluzione per le famiglie e i lavoratori in attesa, da troppo tempo, di risposte chiare e definitive. Per quanto ci riguarda – concludono i segretari Fit – l’unica soluzione percorribile deve passare dall’avvio dell’impianto. L’erogazione della retribuzione era e deve essere una soluzione tampone, ma quell’infrastruttura non può essere ostaggio di ideologie che nulla hanno a che vedere con il futuro dei lavoratori”.