Gli stipendi arretrati per i 30 operai del termovalorizzatore Tossilo, in distacco nei comuni di Macomer e Borore, stanno per essere messi in pagamento e saranno garantiti fino al dicembre 2024.
Un incontro positivo, dunque, quello di stamattina in Prefettura a Nuoro con una delegazione di lavoratori della Tossilo Spa, l’azienda della zona industriale di Macomer in crisi di liquidità che aspetta da anni l’avvio del nuovo termovalorizzatore, su cui la Regione ha investito 50 milioni di euro.
“Intanto sono stati messi in pagamento gli stipendi dei lavoratori che hanno una relativa tranquillità per i prossimi mesi, ma la partita è ora quella delle decisioni sul riavvio del termovalorizzatore – ha spiegato all’ANSA il prefetto Giancarlo Dionisi a margine dell’incontro -.
Ci sono circa 5 milioni di euro di fondi statali stanziati per questo scopo ma hanno bisogno di autorizzazioni che ci auguriamo possano consentire il riavvio entro l’estate.
Ho preso l’impegno di riconvocare un tavolo tecnico dopo l’insediamento della nuova giunta regionale per capire la linea del nuovo governo della Regione sull’argomento”.
“Finalmente sono stati sbloccati i pagamenti degli stipendi arretrati ma abbiamo bisogno di risposte per il nostro futuro – ha commentato Antonio Nieddu della Cisal-Fiadel -. L’auspicio è che gli impianti siano avviati entro l’ estate e che finalmente noi torniamo a fare il nostro lavoro. Il Prefetto si sta prendendo a cuore la nostra situazione e di questo non possiamo che essere soddisfatti, ma è anche importante dare risposte ai cittadini del centro nord Sardegna sullo smaltimento dei rifiuti e sui 50 milioni investiti per realizzare una infrastruttura ferma da anni. Noi – conclude il sindacalista – non molleremo la presa e avvieremo subito, attraverso il Prefetto, un’interlocuzione con la nuova giunta regionale”.