Quello nell’area di Cagliari città metropolitana, con la prospettiva di visione del Foiso Fois, è stato il viaggio più importante della mia vita professionale: eventi, tappe, passaggi, incroci e metafore che, hanno avuto a che fare con la complessità della vita.
Cagliari e il Foiso Fois, sono stati il futuro e anche il passato: tanti compagni d’avventura (colleghi/e, collaboratori scolastici, artisti residenti, studenti…), mi hanno guidato in transito.
Arrivai casualmente, desideravo scappare da una Napoli dalla quale non mi sentivo compreso, cominciai da Iglesias, allora c’era una sede distaccata, oggi facente capo al Liceo Asproni, avevo in tasca una licenza Accademica con il massimo dei voti e lode, ma il timbro di “disobbediente”, “no global”, “sedizioso”, “irriverente”, “presuntuoso” e tanto altro: pareva bello arrivare dove, non essendoci un’Accademia, il mio conflitto non fosse presente.
Cagliari e il Foiso Fois, sono state un punto zero, un incontro-scontro con me stesso, luogo di destini incrociati: la mia microstoria ha incrociato la macrostoria di Cagliari, con un colossale irrisolto fondato sulla squalifica della formazione e dell’Alta Formazione Artistica.
Sono grato ai Dirigenti del Foiso Fois, che hanno veicolato e valorizzato la mia “lateralità” creativa, tutti hanno avuto e, avranno eguale peso, nella storia della formazione e dell’alta formazione artistica Cagliaritana (e non solo, visto che oggi è un polo liceale artistico e musicale d’eccellenza su scala nazionale): Umberto Di Pilla, Giannetto Cadau, Ignazia Chessa e Nicoletta Rossi, hanno determinato e mosso, con la loro determinazione, la storia dell’arte contemporanea che a Cagliari, didatticamente e dialetticamente nasce con l’istituzione del primo Liceo Artistico dell’isola (qualcuno provi a negarlo).
La lunga pausa di studio, riflessione e di distanza da Napoli, è stata necessaria, non posso che proseguire destrutturando vecchi schemi, nel nome del quali, un’Accademia d’Alta Formazione Artistica pubblica, a Cagliari deve nascere.
Spunto di riflessione: nella mia domanda di trasferimento, interprovinciale, verso l’area di Napoli città metropolitana, ho avuto la possibilità di individuare quindici Licei con indirizzo artistico (in realtà sarebbero stati di più), gli indirizzi Liceali artistici sono in crescita a Napoli come su scala nazionale, nel nome del contrasto alla dispersione scolastica, attraverso la biologia dell’arte, veicolano istanze e contenuti insiti nelle nuove professioni.
Licei e istituti in decrescita, attivando il corso Liceale a indirizzo artistico, continuano a resistere, evitando condense di studenti nel principale e storico Liceo cittadino.
Adesso, spostiamo la situazione su Cagliari Città metropolitana: ci sono il Foiso Fois e il Brotzu a Quartu Sant’Elena, il Foiso Fois è in crescita permanente, caso unico nell’intera area metropolitana Cagliaritana, perché altri Licei, istituti tecnici e professionali cittadini, non attivano indirizzi Liceali artistici che garantiscano il diritto allo studio superiore, nell’asse dei Licei, nelle migliori condizioni possibili?
Al liceo o al Tecnico Professionale tal dei tali, in contrazione permanente, non sarebbe utile un indirizzo liceale artistico per contrastare una dispersione scolastica, nelle scuole superiori Cagliaritane, la più alta d’Europa?
Sarà sempre più complicato, rispetto l’altrove, fare rientrare le intelligenze artistiche nell’isola, facilissimo perderle e disperderle verso l’altrove.