Sono Vincenzo Cosenza (per la sezione Pittura) ed ex aequo Roberta Congiu e Luca Tedde (per la sezione Grafica) i vincitori dell’edizione 2023 del Premio Marchionni, il premio internazionale d’arte ideato per ricordare la figura dell’artista urbinate Dino Marchionni, che negli anni Cinquanta lasciò la sua città per trasferirsi a Villacidro, dove rimase sino alla morte.
La premiazione si è svolta ieri sera negli affollati spazi del museo MAGMMA di Villacidro: la giuria presieduta da Vitaliano Angelini nelle scorse settimane ha passato al vaglio più di 430 opere arrivate da tutto il mondo per arrivare alla rosa di venti finalisti (dieci per ciascuna sezione) tra cui sono stati scelti i vincitori.
Vincenzo Cosenza si è aggiudicato il primo posto con un’opera intitolata “Non ti voltare”, dal ciclo “Vie di fuga”. Roberta Congiu ha invece presentato un lavoro intitolato “Can you see the beauty inside of me”, mentre Luca Tedde ha portato l’opera “Utaltum spiritus”. A loro è andato il premio di 1.500 euro e la possibilità di esporre una personale nell’Archivio Lazzaro di Milano, prestigiosa istituzione artistica che offrirà anche una collaborazione.
Durante la serata sono stati assegnati anche la menzione speciale del museo Ca’ La Ghironda di Bologna, andata a Stefano Invernizzi, e la menzione speciale del Premio Marchionni, andata a Michele Cara.
Le opere arrivate in finale sono ora esposte al Magmma dove saranno visitabili sino al 31 agosto, dietro appuntamento al numero +39 3430 347 3320. Gli artisti che espongono la loro opera sono, per la sezione Pittura: Giampiero Abate, Vincenzo Cosenza, Stefano Santi, Silvia Ottobrini, Pierpaolo Mancinelli, Paride Di Stefano, Liliana Cecchin, Grazia Barbieri, Gabriele Rofi, Cesare Pinotti.
Per la sezione Grafica si tratta invece di: Eleonora Del Giudice, Claudio Sapienza, Andrea Benati, Luca Tedde, Laura Muolo, Manuela Dore, Patrizia Masserini, Michele Cara, Roberta Congiu, Vincenzo Cosenza.
In autunno i lavori arrivati in finale saranno esposti invece in una collettiva che verrà ospitata nel Museo Ca’ La Ghironda.