È durata qualche ora la visita a sorpresa della premier italiana Giorgia Meloni al presidente eletto americano Donald Trump.
La presidente del consiglio è arrivata a Mar-a-Lago intorno all’1:30 italiana ed è ripartita all’incirca quattro ore dopo. Nelle immagini diffuse sui social, si vede Meloni nel salone d’ingresso della residenza del tycoon insieme al presidente eletto, il futuro segretario di Stato Marco Rubio e il futuro segretario al Tesoro Scott Bessent. La premier era accompagnata dall’ambasciatrice in Usa Mariangela Zappia. Con loro anche il prossimo consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il futuro ambasciatore Usa in Italia Tilman Fertitta.
Secondo quanto riferito da un reporter del Wall Street Journal, Trump avrebbe detto che Meloni “ha davvero preso d’assalto l’Europa”. “È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano”, avrebbe detto Trump. Salendo sul palco, il futuro segretario di Stato, Marco Rubio, ha definito Meloni “grande alleata, leader forte”.
Durante il vertice, sempre secondo indiscrezioni della stampa, Donald Trump – insieme a Giorgia Meloni, Marco Rubio ed altri – ha guardato la première di un documentario incentrato sui ricorsi nelle elezioni del 2020 (quando denunciò brogli di massa, ndr), con un focus sugli sforzi dell’avvocato John Eastman. Si tratta della prima del docu “The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice”, in cui l’esperto di diritto costituzionale John Eastman sostiene che negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno assistito all’ascesa di un “sistema giudiziario con due pesi e due misure” in cui il sistema legale ha ingiustamente preso di mira gli avvocati che rappresentano clienti conservatori. Eastman afferma che gli avvocati che hanno difeso il presidente Donald Trump e altre figure conservatrici dopo le elezioni del 2020 hanno dovuto affrontare dure sanzioni per aver messo in dubbio l’integrità delle elezioni, sanzioni che ritiene non verrebbero applicate se quelli di sinistra avessero avanzato affermazioni simili.