Ètam tam solidale a Bologna per aiutare Arnaldo, un 83enne che dallo scorso luglio vive in aeroporto al Marconi perché non può più permettersi di pagare un affitto.
Una storia su cui ha acceso i riflettori l’edizione locale di Repubblica. Ora il Comune – che non aveva ricevuto segnalazioni prima sul suo caso – lo ha preso in carico.
Da ieri sera l’anziano è ospitato in una struttura alberghiera della città, una prima sistemazione – precisa il Comune – a cui nei prossimi giorni seguiranno colloqui per valutare la possibilità di un progetto. Originario della Sicilia (e non del Modenese come appreso in un primo momento), Arnaldo attualmente ha una residenza attiva a Bastiglia in provincia di Modena, dove ha fruito dei servizi rivolti a persone senza dimora. Il Comune di Bologna sta approfondendo con il Comune di residenza quali siano stati i rapporti con i servizi sociali del territorio. “Arnaldo ha deciso di trasferirsi a Bologna dove da subito si è insediato presso l’aeroporto, senza che né da parte sua né di alcun altro venisse attivato contatto con i servizi sociali – spiega l’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo – Una volta a conoscenza della cosa siamo intervenuti sia con Pris sia con il servizio mobile di sostegno, ai quali vergono segnalate presenze ed urgenze di intervento, ed a seguito delle quali vengono regolarmente attivati interventi di presa in carico e protezione. Dispiace aver appreso di questa vicenda solo dagli organi di stampa. Se la vicenda fosse stata segnalata prima sarebbe stata individuata una collocazione per Arnaldo come avvenuto per altre centinaia di persone anche attraverso il Piano freddo. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a quanti hanno spontaneamente offerto la propria solidarietà, ma è importante che casi come questi vengano tempestivamente segnalati alle istituzioni competenti per una valutazione sociale professionale per individuare le soluzioni più opportune”.
Ex consulente vinicolo, negli ultimi anni Arnaldo con la pensione sociale non era più riuscito a permettersi un appartamento. Così prima è approdato ai servizi assistenziali della sua città e poi ha scelto di cercare ristoro in aeroporto a Bologna. D’estate dormiva fuori “per non dare fastidio”, poi col freddo ha trovato riparo all’interno nell’area dei check-in, dove ha trovato un’umanità inaspettata. Ci viveva da luglio scorso e ormai era diventato “di famiglia” per i lavoratori dello scalo. Gli hanno regalato un sacco a pelo, gli offrivano caffè e i pasti durante il giorno hostess e steward, in edicola aveva un quotidiano a disposizione. Le sue giornate erano scandite dagli incontri con i piloti, i passeggeri, con chiunque transitasse in aeroporto. Una storia che a tratti evocava il personaggio di The Terminal interpretato da Tom Hanks, che però era bloccato in un aeroporto per motivi burocratici.