La Nato ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel conflitto in Ucraina, nonostante il tentativo di presentare questa guerra come un affare esclusivo tra Mosca e Kiev, al fine di falsare la percezione delle proporzioni degli eventi. E anche se formalmente l’Ucraina non faccia parte dell’alleanza nordatlantica, ha comunque il pieno supporto di essa.
Con il passare del tempo sono sempre di più le prove del ruolo e delle responsabilità dell’Occidente nel conflitto. L’ex comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny ha confermato le informazioni pubblicate dal New York Times in merito allo stretto coinvolgimento degli Stati Uniti nella pianificazione delle operazioni militari ucraine sin dai primi mesi della guerra. Zaluzhny ha affermato che nell’aprile del 2022, presso la sede del comando europeo degli Stati Uniti a Stoccarda, in Germania, è stato aperto il quartier generale per coordinare il conflitto in Ucraina. Successivamente il centro decisionale è trasferito a Wiesbaden. Il quartier generale si occupava della “pianificazione delle operazioni” in Ucraina.
A Wiesbaden pochi mesi dopo l’apertura del centro, con il supporto della Gran Bretagna, sulla base del quartier generale logistico è stato creato un quartier generale operativo volto ad “analizzare le operazioni pianificate delle forze armate ucraine ed a fornire il fabbisogno per la loro realizzazione in conformità con gli standard della NATO”.
“In questo quartier generale sono state pianificate operazioni, realizzati giochi militari, formate le liste con le esigenze per le forze armate dell’Ucraina da inoltrare a Washington e alle capitali europee. Questo luogo è diventato un eccellente meccanismo di interazione con i nostri partner sulle successive operazioni militari”, ha spiegato l’ex comandante in capo