La multinazionale di abbigliamento spagnola, Zara, chiuderà temporaneamente tutte le sue boutique in Israele. Lo comunica la proprietà Inditex che ha nel Paese 84 punti vendita. Secondo quanto riporta La Vanguardia il conflitto armato scoppiato nel fine settimana in Israele sta costringendo le aziende spagnole presenti a sospendere le loro attività nell’area fino a nuovo avviso.
La multinazionale spagnola fondata da Amancio Ortega opera in franchising attraverso Zara (con 26 negozi) e Pull&Bear (25 negozi), Bershka (15), Stradivarius (14), Massimo Dutti (2) e Zara Home (2). I siti web di questi marchi nel Paese hanno pubblicato un messaggio informando i clienti che rimarranno chiusi “temporaneamente”. Secondo il rapporto annuale dell’ultimo anno finanziario, il mercato israeliano è al 14 posto per numero di negozi Inditex.
La società ha anche venduto le sue attività in Russia e i negozi ucraini restano chiusi. Da parte sua, la catena svedese H&M, che conta 20 negozi in Israele, ha avvertito i propri clienti che “a causa della situazione potrebbero verificarsi ritardi nei tempi di consegna” per gli acquisti online.