È terminato il World Wild Tour, partito 17 mesi fa.
Scrive Zucchero sui social: “Come si fa a raccontare in poche parole un tour così ricco di emozioni, pieno di passione, bellezza, energia, dolcezza, anima, cuore e stomaco.
Oltre un milione di visi, occhi, mani, sorrisi, voci indimenticabili e colpi di scena: Eric Clapton, Rolling Stones, Coldplay, Jimmy Burns, Andrea Bocelli, Tina Arena, Salmo, Irene e tanti altri amici on the road. Grazie di cuore a tutti e a buon rendere. Noi siamo in missione. Ovunque poso il mio cappello è casa mia! Buon tutto, alla prossima!”.
La tournée si è conclusa il 7 agosto al Jardin Terramas di Sitges in Spagna con numeri record: 114 concerti in 3 continenti, 36 nazioni e 90 città, più di 500mila chilometri percorsi e oltre un milione di spettatori. Tanti i momenti clou: Fornaciari è stato uno dei protagonisti dello show-evento con Eric Clapton al Waldbühne di Berlino, ha aperto per la seconda volta nella sua carriera il concerto dei Rolling Stones alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen in Germania, è stato in Nord Europa e in America in tour con Andrea Bocelli e ospite a sorpresa sul palco dei Coldplay allo Stadio San Siro di Milano. 14 sono stati i live sold out all’Arena di Verona, 18 le date sold out nelle più suggestive location italiane, dalla Valle dei Templi al Teatro Greco di Siracusa, dalle Terme di Caracalla a Roma fino al Cortile della Reggia di Caserta, e due mega show alla Rcf Arena di Reggio Emilia e due mega show alla Rcf Arena di Reggio Emilia, città natale di Zucchero.
Tra i maggiori interpreti del rock blues in Italia, Zucchero nella sua quarantennale carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, di cui 8 milioni con l’album Oro, incenso & birra. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela di cui è Ambasciatore e al Freddie Mercury Tribute nel 1992.